Oggi vi evidenzio la storia di "Don Elias"... che tracciò la prima freccia sul Cammino di Santiago...

Visto quanto avevo pubblicato il 16 Agosto sulla mia pagina Facebook, oggi vi evidenzio la storia di "Don Elias"... che tracciò la prima freccia sul Cammino di Santiago... e oggi ricordo questo "visionario" (che però ci ha visto bene) nella speranza che qualche Sindaco (un pò lungimirante) del Partenariato delle Terre del Custoza possa seguire il suo esempio... decidendosi di dare avvio al progetto del "Cammino del Custoza".
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Un viaggio mitico su una Citroën 2 cavalli piena di taniche di vernice e pennelli: la via di pellegrinaggio più famosa del mondo è stata riportata alla luce da un prete visionario nel 1989: "Sto preparando una grande invasione". Come nasce un cammino? Chi traccia lungo una ragnatela di sentieri quei segni uniformi e inconfondibili che migliaia di pellegrini seguiranno sicuri di essere condotti a destinazione? Il più delle volte sono appassionati e piccole associazioni molto radicate sul territorio a dare il là a un nuovo percorso, cercando tracce sul terreno consultando antichi documenti e poi passo passo segnalandolo armati di vernice e pennello o adesivi e cartelli. In questo senso, la storia del cammino più famoso del mondo è esemplare. All’inizio degli anni ’80 Don Elías Valiña Sampedro, parroco di Cebreiro, riempie la sua Citroën 2 cavalli di taniche di vernice gialla e, con una buona scorta di pennelli, parte da Saint Pied de Port tracciando le prime frecce del Cammino di Santiago. Questo sacerdote visionario studiava da anni l’antica via di pellegrinaggio medievale, a cui aveva anche dedicato la tesi di laurea nel ’65: all’epoca nessuno immaginava di mettersi in cammino lungo quei sentieri, ma lui era convinto che valesse la pena recuperare e promuovere la via. Durante quel suo lungo viaggio molti lo prendevano per pazzo: giunto sui Pirenei, mentre segnava frecce gialle lungo i sentieri, fu fermato dalla Guardia Civil che gli chiese cosa stesse facendo. Don Elías – serafico – rispose: “Sto preparando una grande invasione“. E, a giudicare dai quasi 300 mila pellegrini che ogni anno camminano verso la tomba di San Giacomo, si può dire che avesse visto lontano. Il parroco del Cebreiro portava il suo entusiasmo in tutti i villaggi che attraversava: parlava con esperti di ogni zona, con altri parroci e sindaci per convincerli della necessità di proteggere il Cammino di Santiago. E poco a poco creò una rete di collaboratori che lo aiutarono nello sforzo di segnare per la prima volta una via dimenticata dal Medioevo. Da questo lavoro nacquero le tante associazioni che sono state fondamentali alla rinascita del Cammino di Santiago a partire del 1993. Anno di inizio della grande invasione che Don Elías – però – non è riuscito a vedere, perché morto a 60 anni nel 1989.
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Se ora immaginate una serie di percorsi ciclo-pedonali che potessero connettere e collegare tra di loro i Comuni del "Partenariato delle Terre del Custoza) (Sona, Sommacampagna, Villafranca, Valeggio, Castelnuovo, Pastrengo e Bussolengo) e i Comuni del "Cammino del Bardolino" (Affi, Bardolino, Castion, Costermano, Garda e Rivoli)... potrebbe nascere un progetto che potrebbe portare a realizzare circa 700/800 km di percorsi "in rete" tra le colline del Lago di Garda.
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Se ora vi collegate sul sito web: www.costermanosulgarda.eu e sul menù cliccate su Cammino del Bardolino potete trovare - e scaricare - tutta la documentazione che è stata predisposta per questo Cammino (che per ora è solo di 120 km)... un progetto che è già diventato uno dei Progetti Chiave della programmazione e dei finanziamenti del GAL Baldo Lessinia.
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Per concludere - per dovere di cronaca - va detto che se il "Cammino del Bardolino" ha iniziato il suo percorso realizzativo, questo è stato possibile solo grazie alla "lungimiranza" del Sindaco di Costermano sul Garda: Stefano Passarini... che ovviamente ancora una volta ringrazio per aver compreso quella mia idea di questo cammino... che era nata come Cammino del Custoza... la quale idea - dopo quasi due anni - giace in qualche cassetto del Comune di Sommacampagna, che come è noto è il Comune Capofila del Partenariato delle Terre del Custoza.

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