Questa sera "ASSEMBLEA PUBBLICA" per la presentazione dell'ISTANZA di V.I.A. relativa al Progetto di VARIANTE in RIDUZIONE dell'Ampliamento di Cava Betlemme.

Come è noto a tutti i Cittadini che hanno trovato il Volantino nella cassetta della posta, questa sera alle ore 20,00 presso la Sala del centro Sociale ci sarà una "ASSEMBLEA PUBBLICA" per la presentazione dell'ISTANZA di V.I.A. relativa al Progetto di VARIANTE in RIDUZIONE dell'Ampliamento di Cava Betlemme.
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In merito a questa Assemblea Pubblica ricordo quanto avevo pubblicato Martedi 30 Maggio 2017 in questo messaggio: "Se oggi riprende www.vivicaselle.eu - ricordando l'Assemblea Pubblica di questa sera - domani spiegherò i motivi per cui ViViCaselle riapre... in quanto mi serve ancora un pò di tempo per pensare"... dove avevo evidenziato che anche per la Discarica PRO-IN si era tenuta l'Assemblea Pubblica, ma sul sito web delle Regione Veneto non erano ancora stati pubblicati i documenti relativi.
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E visto che stasera c'è l'Assemblea Pubblica relativa alla Cava Betlemme, ieri mattina alle ore 9,07, con oggetto: Cava Betlemme - Sommacampagna -  ho scritto una mail al Funzionario Responsabile Regionale che dovrebbe gestire quel procedimento di V.I.A.
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Buon giorno dott. Marco Vidotto. Mio malgrado sono costretto a scriverle in merito alla Istanza di V.I.A. relativa al  Progetto di Variante in riduzione dell'Ampliamento di Cava Betlemme di Sommacampagna e le scrivo perché domani sera ci sarebbe l'Assemblea Pubblica di presentazione del progetto ma dato che ad oggi dopo una settimana dall'inizio della distribuzione dei volantini sul sito web della Regione Veneto non sono ancora stati pubblicati i documenti relativi diventa difficile assistere ad una Assemblea Pubblica senza i documenti e le informazioni. Segnalo poi che ne sull'Arena e ne sul Corriere di Verona è stato pubblicato l'Avviso Pubblico e per tanto non è ben chiaro a cosa si riferisce questa Istanza di VIA che sarebbe stata presentata. Con la presente sono pertanto a chiedere la pubblicazione sul sito web regionale dei relativi documenti. Distinti saluti. Beniamino Sandrini
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Se è noto che io scrivo - anche se il Comune di Sommacampagna non risponde mai alle mie PEC - in genere non mi aspetto mai risposte, ma quando poche ore dopo la mia mail ho ricevuto una risposta, sono rimasto piacevolmente sorpreso e quindi pubblico anche la risposta alla mia mail, ieri ricevuta dal dott. Geol. Marco Vidotto della Regione Veneto.
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Buongiorno Sig. Sandrini, i colleghi incaricati alla pubblicazione della documentazione sul nostro sito web, mi hanno informato di alcuni problemi di trasferimento al server centrale. Tra oggi pomeriggio e domani mattina mi assicurano la risoluzione del guasto e conseguentemente verrà pubblicato tutto il fascicolo. Cordiali saluti, Marco Vidotto.
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Se il Comune di Sommacampagna avesse reso pubblici i documenti della Cava Betlemme che aveva ricevuto ancora la settimana scorsa, non sarei andato a disturbare la Regione Veneto, ma il fatto che abbiano perso del tempo a rispondermi, questo non può che farmi piacere.
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Ciò premesso torniamo all'argomento di questa sera, ma prima una considerazione, perchè che stesse arrivando una Istanza di VIA per UNA delle DUE cave di Caselle ne avevo scritto anche Domenica 2 Aprile 2017 in questo messaggio: "Oggi provo a fare il PARAGNOSTA... perchè secondo me: "stanno preparando una richiesta di Ampliamento della Cava Ceolara"... altrimenti mi sembra impossibile che stiano lavorando - anche di sabato - per il ripristino della pendenza delle pareti della Cava"... 
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Visto quello che accadeva nella Cava Ceolara (nuda proprietà del Comune) sinceramente mi aspettavo una Istanza di V.I.A. per Cava Ceolara e NON per Cava Betlemme che ricordo, se ad oggi risulta sospesa l'attività di Cava Betlemme questo è solo in in conseguenza della Ordinanza del Direttore della Sezione GEOLOGIA e GEORISORSE n. 44 del 19/03/2014 (BUR n. 63S del 27/06/2014) ... e non di altre azioni di... chicchessia.
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Se entro oggi avessero da pubblicare i documenti inerenti questa Istanza di VIA, poi andrò ad aggiornare questo messaggio, ma intanto andiamo a scrivere quello che sostengo da 10 anni ormai, considerato che... se per la Cava Betlemme è stato possibile presentare una domanda di apertura il merito (e/o il demerito) va al Comune di Sommacampagna che non ha adeguato il PRG alle norme dell'Art. 50 delle NTA del PAQE che cosi recita:
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Articolo 50 Cave.
La tav. n. 2 del piano di area individua le seguenti categorie di cave:
1. cave attive;
2. cave dismesse.
Per le cave attive si fa riferimento a quanto stabilito dalla legge regionale 7 settembre 1982, n. 44 e successive modificazioni ed integrazioni.
Direttive
Per le cave dismesse la Provincia e i Comuni, nella redazione degli strumenti urbanistici e nella revisione di quelli vigenti in adeguamento al piano di area, provvedono a definire i metodi di risanamento e riqualificazione degli ambiti degradati e finalizzano il recupero delle cave ad usi compatibili con l'ambiente, il paesaggio circostante e la difesa dalle piene.
Prescrizioni e vincoli
Non è consentita l'apertura di cave per materiali del gruppo A di cui all'articolo 3 della legge regionale 7 settembre 1982, n. 44 nelle seguenti aree:
a) ambiti di interesse storico-culturale, connotati dalla presenza di: centri storici, zone di interesse archeologico, forti storici, manufatti di archeologia industriale, manufatti di interesse storico, reti idrauliche storiche, come indicati e normati nel presente piano;
b) parchi e riserve naturali;
c) ambiti di interesse paesistico-ambientale come individuati nella tav. n. 3 del piano di area e normati all'articolo 61;
d) aree di ricomposizione paesaggistica come individuate nella tav. n. 3 del piano di area e normate all'articolo 64;
e) ambiti prioritari per la protezione del suolo come individuati nella tav. n. 2 del piano di area e normati all'articolo 51.
E' fatto salvo in ogni caso quanto già autorizzato alla data di adozione del presente piano.
I bacini di laminazione possono essere realizzati in cave dismesse purché il risultato finale sia migliorativo della qualità dell'ambiente.
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Quindi se il Comune di Sommacampagna - in fase di adeguamento del PRG al PAQE - avesse "protetto" il suo territorio con gli art. 51, 61 e 64 delle NTA del PAQE... la prima domanda di Cava Betlemme non poteva essere nemmeno approvata... ma in tal caso non poteva nemmeno essere ampliata la Cava Ceolara (la cui nuda proprietà è del Comune di Sommacampagna).
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Va però detto che poi - già in fase di ADOZIONE del PAT (Delibera di Consiglio Comunale n° 2 del 19 Gennaio 2009) ed in conseguenza poi della definitiva APPROVAZIONE  con DGRV 556 del 3 Maggio 2013... il Comune ha inserito delle nuove norme sulle aree interessate dalle Cave come evidenziate nell'estratto della Tavola n°4: "TRASFORMABILITA'" del PAT.
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Ed in merito a queste Norme del PAT ricordo quanto pubblicato lunedi 15 Maggio 2017 in questo messaggio: "PROGETTARE PER PROTEGGERE - NTA del PAT - art. 8.w - Ambiti per la formazione di parchi urbani o riserve naturali".
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Ed in merito alle aree interessate dalle Cave ricordo questi tre articoli delle NTA del PAT:
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8 cc. Zone di ammortizzazione o transizione:
tali zone, definite anche aree “cuscinetto” (buffer zone) servono a proteggere le aree centrali e i corridoi che costituiscono la rete ecologica, dagli influssi diretti dell’ambiente e a minimizzare gli effetti margine negativi (antropizzazione degli habitat, monocolture intensive, infrastrutture,…), attuando un effetto filtro all’ingresso di inquinanti di diverso genere. Tali aree possono a loro volta assumere la funzione di elementi di collegamento, interagendo con gli stessi corridoi e contribuendo in maniera sostanziale all’interscambio massa-energia fondamentale per l’attività ecosistemica. All’interno di tali aree sono vietate forme di recinzione in continuo (reti, murette in cemento, ecc…), se non consentite da specifiche autorizzazioni o provvedimenti di organi sovraordinati, degli appezzamenti agricoli che non consentano il transito della fauna autoctona. E’ auspicabile la reintroduzione di vecchi elementi strutturali, quali siepi e muretti a secco, in modo da rendere possibili scambi e migrazioni delle specie presenti. All’interno di tali aree sono comunque consentiti gli interventi di cui alla successiva lett. dd.
8 dd. Zone di riconnessione naturalistica:
trattasi di aree che in passato, sulla base del rilievo naturalistico effettuato per la predisposizione della Variante Ambientale n°17, erano caratterizzate da copertura vegetale (fasce boscate, siepi, filari alberati) ma che allo stato attuale hanno perso tale grado di naturalità; oppure aree che, data la loro collocazione adiacente a corridoi ecologici o isole ad elevata naturalità o ad ambiti per la formazione di parchi urbani o riserve naturali, se correttamente ripristinata la loro funzionalità naturalistica, potenziano ulteriormente la capacità di interscambio della rete ecologica. Sono perciò aree all’interno delle quali potrà essere predisposta la riconnessione con la rete ecologica. Per tali aree sono previsti interventi di riforestazione o rinaturalizzazione in generale. All’interno di queste zone sono inserite anche aree attualmente o in futuro sede di cava per le quali potrà essere previsto, una volta esaurita l’attività estrattivail riuso al fine della creazione di oasi naturalistiche.
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w. Ambiti per la formazione di parchi urbani o riserve naturali: 
sono destinate alla formazione di parchi urbani o riserve naturali le aree rappresentate come tali nella Carta della Trasformabilità, nonché quelle rappresentate, nella stessa Carta della Trasformabilità, come zone ad elevata naturalità e quelle definite come Ambiti di riequilibrio dell’ecosistema dell’abitato di Caselle. Tutte le aree suddette possono formare oggetto di transazioni o convenzioni di compensazione o credito edilizio che ne prevedano il trasferimento alla proprietà comunale.  Tali aree sono classificate dal P.I. come aree per servizi pubblici (standard urbanistici) di cui all’art. 31, par. 2-e) della L.R. 23/04/2004 n°11. Trattandosi di aree destinate all’uso pubblico, fino al momento dell’acquisizione alla proprietà pubblica è vietato qualunque intervento che possa compromettere o ridurre l’entità e la qualità della vegetazione e del suolo di dette aree, fatte salve le attività estrattive di cava in essere. 
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E visto che abbiamo ricordato l'art. 8.w delle NTA del PAT "Ambiti per la formazione di parchi urbani o riserve naturali", ricordiamo che in queste aree hanno autorizzato l'installazione di un Impianto di Prima Lavorazione della Ghiaia.
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In sostanza in queste aree si potrebbero attrezzare delle zone destinate a: "ammortizzazione o transizione", "riconnessione naturalistica" e "parchi urbani o riserve naturali"... e pertanto in merito al PARCHI PUBBLICI nelle aree delle CAVE ricordo anche quanto presentato alla popolazione dalla allora Amministrazione Comunale  in occasione della Fiera di Sommacampagna 2010 e denominato Master Plan Paesistico Ambientale... 
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E del Master Plan Paesistico Ambientale va ricordato che uno dei 4 POLI di SVILUPPO era il Parco delle Cave che è stato riconfermato anche nel documento denominato "Otto Parchi per Salvare Caselle" presentato alla popolazione il 26 Giugno del 2012.
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Dopo questa lunga premessa un sintesi... sintetica, perchè se è stato possibile che 10 anni fa sia stata presentata e poi anche approvata Cava Betlemme... questo è accaduto grazie all'Amministrazione Comunale che... NON ha adeguato il PRG alle norme dell'Art. 50 del PAQE.
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E se oggi viene presentato un Ampliamento in Riduzione della Cava Betlemme... questo accade sempre grazie all'Amministrazione Comunale, la quale da quando è stato ADOTTATO (nel 2009) e APPROVATO (nel 2013) il Piano di Assetto del Territorio... NON dato corso alle progettualità previste dalle norme degli art. 8.cc, 8.dd e 8.w delle NTA del PAT. 
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E se le cave ci sono già... le vogliamo trasformare nel PARCO delle CAVE (compreso l'area della Discarica Siberie) e creiamo un PARCO NATURALE e/o RISERVA URBANA di circa 700.000 mq (circa 100 Campi di Calcio)... o continuiamo a prenderla nel "Lato B" a causa e per gli errori commessi dall'Amministrazione Comunale?
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Ovviamente dato che questa sera qualcuno... andrà a tirar fuori la caxxata del MAGLIO-VAGLIO, non posso che concludere ricordando quanto pubblicato domenica 2 Luglio 2017 in questo messaggio: "Se il "MAGLIO-VAGLIO" - da mesi - c'è già nella Cava Ceolara... perchè fino adesso nessuno ha detto nulla in merito?".
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Alle ore 08,30 - sul Sito Web Regionale - NON sono ancora stati pubblicati i documenti.
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Se dovessero pubblicarli in giornata - come hanno promesso - poi li pubblico anche qui.

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