Il Piano di Rischio dell'Aeroporto Catullo (per Sommacampagna) dovrebbe essere ormai pronto. L'avranno fatto DRITTO o l'avranno fatto STORTO?

Mercoledì 16 settembre 2009 avevo scritto questo messaggio: "Le NUOVE Procedure di Decollo del Catullo? Alla bisogna! Ogni aereo fa quello che vuole". E avevo anche inserito dei video che provavano che ogni aereo - in fase di decollo sulla pista 04 - virava come gli faceva più comodo. Rotte di decollo che sono riprodotte su questa sottostante immagine.
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Nei tre video che avevo allegato a quel messaggio c'erano aerei che viravano prima del VOR (Antenne in fine pista), c'erano aerei che viravano appena erano sopra in VOR (procedura corretta) e altri aerei ancora che nel decollo iniziavano la virata ben oltre il VOR quando ormai erano sulla città.
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Dalla pagina 16 dell'allegato "C" del PAT, avevo tratto la sovrastante immagine, che vi ripropongo elaborata con dei segni grafici aggiunti, che rappresenterebbe l'area che sarebbe "inquinata" dal rumore aeroportuale e, da come si evince dalla forma, detta area segue - più o meno - la rotta di decollo che prevede la virata degli aerei quando, ad una certa quota, sono arrivati sopra in VOR.
Ovviamente poi nel PAT questa "impronta sonora" è stata "striminzita" e non riportata identica a questa, perchè se rimaneva cosi poi l'aeroporto doveva pagare ai miei cittadini costi di risanamento dal rumore?
E a questo punto ancora mi domando: Ma a cosa serve l'ufficio Ecologia e Ambiente di Sommacampagna? A dirigere i lavori del Finto Recupero Ambientale dell'ex Cava Siberie? Eppure il Responsabile dell'Ufficio Ecologia del Comune di Sommacampagna è componente della Commissione Ambientale Aeroportuale... quella che approverebbe le aree inquinate da rumore.
Ma se le aree inquinate da rumore seguono le rotte di decollo, secondo questa logica anche il Piano di Rischio Aeroportuale dovrebbe essere progettato e approvato, tenendo conto delle rotte di decollo e a titolo di esempio riporto le mappe del Piano di Rischio dell'Aeroporto di Reggio Calabria.
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Da queste mappe è evidente che su una testata pista i decolli sono in "asse pista" ma dall'altra parte dove i decolli avvengono effettuando una virata, le zone del Piano di Rischio sono state adattate alla effettiva procedura di decollo... e se con virata anche le zone del Piano di Rischio sono state adattate alla procedura di decollo.
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Tra l'altro dalla lettura di alcuni paragrafi estratti dalla CIRCOLARE “APT-33” SERIE AEROPORTI del 30/8/2010 - PIANI DI RISCHIO PREVISTI DALL’ART. 707 DEL CODICE DELLA NAVIGAZIONE - posso pormi questa domanda? "Se i decolli su pista 04, sono obbligati alla virata, perché il piano di rischio è speculare all’asse pista?"
I paragrafi estratti da detta Circolare ENAC sarebbero questi:
Pagina 4
1. PREMESSA
In particolare al quinto comma dell’articolo 707 il legislatore ha introdotto una previsione normativa completamente nuova costituita dai piani di rischio, strumenti urbanistici finalizzati alla tutela del territorio dal rischio derivante dall’attività aeronautica.
2. SCOPO
Nel Regolamento è riportata la configurazione geometrica delle zone di tutela, definita in relazione alla distribuzione probabilistica degli eventi aeronautici.
Pagina 5
La definizione delle zone dipende dalla tipologia delle operazioni di volo nonché dalla tipologia di aeromobili che possono operare sull’aeroporto ed è pertanto riferibile alle caratteristiche tecniche-operative della pista di volo, secondo quanto riportato nella letteratura di settore.
3. APPLICABILITA’
La presente circolare è finalizzata a fornire criteri ed indicazioni ai Comuni il cui territorio è soggetto ai vincoli derivanti dai piani di rischio, nelle direzioni di decollo ed atterraggio.
4. NORMATIVA E DOCUMENTAZIONE DI RIFERIMENTO
Per quanto riguarda le caratteristiche infrastrutturali ed operative degli aeroporti i Comuni, oltre a seguire le indicazioni contenute nel sopra citato Regolamento, potranno avvalersi delle cartografie contenute nell’A.I.P. Italia (Aeronautical Information Publication) dell’ENAV disponibile sul relativo sito web.
Pagina 7
Per le infrastrutture viarie, nelle aree di tutela “A” e “B” o in prossimità delle stesse va valutata la realizzazione di nuove opere che possano comportare congestioni di traffico e quindi significativo aumento del carico antropico (quali ad esempio caselli autostradali).
6. PROCEDURA DI PRESENTAZIONE, VALUTAZIONE E ADOZIONE
Enac conduce la propria istruttoria sulla base di valutazioni di tipo aeronautico finalizzate alla verifica della correttezza dei dati e dei parametri caratterizzanti l’aeroporto considerato e del relativo utilizzo;
Pagina 8
Nei casi in cui il piano di sviluppo è in corso di elaborazione da parte del gestore aeroportuale nell’ambito del percorso di concertazione con ENAC, l’Ente interessa i Comuni per la valutazione delle ricadute delle previsioni di tale piano sulla configurazione e sui contenuti del piano di rischio.

Nel corso del proprio esame ENAC può chiedere al Comune di adattare e/o modificare l’impronta a terra delle aree di tutela in virtù di valutazioni operative relative, per esempio, alla configurazione delle rotte di atterraggio e decollo ed all’effettivo utilizzo delle direzioni di volo. In tali casi il Comune recepisce le indicazioni dell’Enac modificando e/o ripresentando il piano di rischio.
A conclusione della propria istruttoria l’Enac emette il parere di competenza evidenziando anche la condivisione delle scelte di pianificazione urbanistica adottate per garantire la tutela del territorio dal rischio generato dall’attività di volo.
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Se i decolli su pista 04, sono “obbligati alla virata”, perché il Piano di Rischio, come indicato nel PAT di Sommacampagna... è speculare all’asse pista?
Se il nuovo Casello per l’Aeroporto sulla A22, è in prossimità della rotta di decollo su pista 04, questo Nuovo Casello può essere approvato dove l'hanno progettato?
Perché le Curve Isofoniche del Piano Risanamento Acustico Comunale (che dovrebbe essere ormai pronto) seguono le rotte di decollo e le Zone A-B-C del Piano di Rischio non seguono le rotte?
E’ evidente che non può essere approvato nessun Piano di Rischio, senza prima aver visto il Piano di Sviluppo dell'Aeroporto Catullo (c'è lo faranno vedere prima o dopo sto benedetto PSA).
Poi il solito dilemma: chi controlla il “rispetto delle rotte di decollo” come queste sarebbero obbligate dalle norme in vigore per poi emettere le relative sanzioni?
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Queste domande in parte me le avevo gia poste mercoledì 23 febbraio 2011 in questo messaggio: "Aeroporto Catullo - Pista 04 - Se durante i decolli gli aerei "VIRANO", perchè le zone del Piano di Rischio sono "PARALLELE", all'asse Pista?" quando avevo spedito al Comune di Villafranca le mie Osservazioni al Piano di Rischio Aeroportuale, compreso delle allegate Schede di Dettaglio di dette 20 Osservazioni, al documento come era stato approvato da quel Consiglio Comunale per le aree in testata pista 04, lato Villafranca.
Io sono convinto al 99,9999% che dato che sul PAT di Sommacampagna le Zone del Piano di Rischio sono state disegnate in asse pista Aeroporto, anche nella documentazione che sarà presentata in Consiglio Comunale per approvare il Piano di Rischio testata pista 22 dell'Aeroporto Catullo, saranno DRITTE e non CURVE (come progettate per l'Aeroporto Di Reggio Calabria).
Domanda finale...
...che senso ha approvare un piano di rischio Aeroportuale prevedendo che gli aerei decollano DRITTI in asse pista, quando invece i decolli avvengo con virata e quindi le aree sorvolate dagli aerei seguono una rotta CURVA?
Aspettiamo e vediamo che documentazione presenteranno sia per il Piano di Rischio che per il Piano di Risanamento Acustico dell'Aeroporto.

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